Tuesday, October 9, 2007

6-8 Ottobre: Grand Teton

Dopo qualche giorno di neve intensa a Mammoth, finalmente e' arrivato un lungo week end di relax, grazie al lunedi' di vacanza per celebrare il Columbus Day.
Cosa si puo' fare in un week end di inizio ottobre per evitare di stare in casa tutto il giorno aspettando che la neve si sciolga? Prendere la macchina ed andare, con Greg, al Grand Teton National Park, un altro parco a poche miglia sud da Yellowstone.
Il paesaggio la' e' impressionante, completamente diverso da Yellowstone nonostante l`estrema vicinanza. A Yellowstone tutti i rilievi sono arrotondati, non molto alti e sempre ricoperti da vegetazione. Grand Teton e' invece caratterizzato dalla presenza di una massiva catena montuosa, lunga un centinaio di miglia, che spicca marcatamente dalla circostante pianura come un muro impressionante cpm cime super appuntite che superano i 5000 metri di altitudine.



Beh dopo 3 oretta buone di guida a 45 miglia all'ora attraverso Yellowstone abbiamo varcato le porte delGrand Teton Park...




e ci siamo messi alla ricerca di un hotel e di un posto dove mangiare. Poco fuori il parco c`e' una cittadina chiamata JacksonHole, molto bellina, piena di negozi, cinema, ristoranti... insomma l`esatto opposto di Gardiner, la ridente cittadina "in the middle of no-where" che invece e' a poche milgia da Mammoth...
L`indomani ci siamo incamminati per percorrere un sentiero di una ventina di miglia che avrebbe previsto l`attraversamento di un passo a 3500 metri di quota e poi ridiscesa verso la macchina. Beh le prima miglie sono state facili, il sentiero era ottimo e, sebbene facesse freddo ed il tempo era tutt`altro che sereno e soleggiato, abbiamo proceduto senza problemi godendoci sempre piu' le montagne che ci circondavano con i loro colori intensi: dal blu delle montagne, al giallo delle betulle che si stagliavano come macchie in mezzo al boschi di sempreverdi pini le cui radici affondavano in prati erano ormai imbiancati da un sottile velo di neve.



Dopo 4 o 5 miglia il sentiero ha iniziato ad essere ricoperto da qualche cm di neve...


fino a quando la neve non ha continuato a salire... prima alle caviglie...


poi alle ginocchia...


ed anche oltre...

Fino a che non siamo arrivati al Lake Solitude, un nome che e' tutto un propgramma, un piccolo lago in mezzo alle montagne a piu' di 3000 metri di altitudine. Ci siamo guardati attorno, abbiamo cercato invano la traccia del sentiero verso il passo ma la neve era troppo alta ed allora ha prevalso il buons senso sulla voglia di proseguire; ci siamo fatti una foto e siamo tornati sui nostri passi, dopo aver camminanto circa 10 miglia e dovendo a questo punto tornare per la stessa via...

Vi assicuro che non e' questione di prospettiva... le nostre gambe erano immerse nella neve per davvero...

La discesa e' stata faticosa, i piedi hanno iniziato a fare malissimo, le gambe ad essere estremamamente stanche e, man mano che si procedeva, altro non si desiderava che appoggiare il sedere sul sedile della macchina a togliersi gli scarponi...

Dopo piu' di 3 ore siamo arrivati alla macchina, bagnati, infreddoliti, distrutti!!!

Greg ha guidato ai 20 all'ora fino all`hotel dove personalmente non ho resisitito alla tentazione di spararmi un bagno bollente per poi andare a cena in un Bar-b-que Retaurant e scofanarmi una bistecca da 4 etti con patate al forno e fagioli... BBBuonissima!!!

Dopo una dormita di circa 12 ore ci siamo svegliati e con calma abbiamo affrontato un`altra passeggita, ma molto piu' facile e tranquilla di quella del giornon precedente anche grazie al tempo clemente. E meglio non poteva iniziare! Finalmente ho visto il mio primo alce. E' strano ma e' difficilissimo vederli, sono animali molto cauti che si fanno vedere molto di rado...

Poi la camminata, nonostante il dolore ai piedi, e' stata estremamente piacevole, in un Canyon che a dispetto del suo nome poco incoraggiante (Death Canyon) ci ha permesso di godere dello spettacolo delle montagne che ci avvolgevano...



e dopo una decina di miglia di camminata siamo ritornati alla macchiane ci sirmo avviati di nuovo verso le interminabili distese di pini, le praterie senza fine che ormai sono la quotidianita' qui a Yellowstone...



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